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Da recenti studi sulle imprese, si evince che le aziende inizieranno a trarre profitti sempre maggiori dalla mobility: tablet e smartphone stanno infatti rivoluzionando il modo di fare business, quasi quanto (se non ancora di più) fece internet alla fine degli anni 90.

Le figure che gestiscono le diverse risorse tecnologiche all'interno di grandi e medie imprese, attribuiscono una rilevante importanza all'utilizzo di strumenti mobili, soprattutto in Italia: la propensione all’acquisto di tablet e smartphone è superiore rispetto il tradizionale pc o notebook.

Il nostro paese, insieme alla Cina, è fra primi esploratori di tecnologie avanzate di mobilità, soprattutto al fine di migliorare il customer care attraverso l'acquisizione e l'elaborazione immediata dei dati.  

I Cio italiani attualmente hanno, come obiettivo principale, quello di attuare una strategia di mobility in linea con il crescente utilizzo professionale, da parte dei dipendenti, di smartphone e tablet: il 37% delle aziende prese in esame assumerà full time dall'esterno risorse competenti in materia.

Entro il 2015, più dell’80% dei device di mobile computing saranno smartphone: il settore automobilistico, insieme a quello sanitario e assicurativo, prevede di raggiungere i propri obiettivi in fatto di mobilità entro il prossimo anno, mentre per le società del settore comunicazioni e elettronico/tecnologico, la mobility è già prioritaria.

fonte dati: Il Sole 24 ORE